Buongiorno a tutti ragazze e ragazzi, questo di oggi sarà un post un po' diverso dal solito in quanto voglio unirmi alla mobilitazione internazionale in questo giorno assolutamente da ricordare e da segnare sul nostro calendario.
Esattamente nel 1999, l'Assemblea delle Nazioni Unite dichiara il 25 Novembre "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" per ricordare tutte le donne vittime di violenza.
Il perchè di questo giorno? La data scelta è in onore delle sorelle Mirabel, torturate e uccise nella lotta di liberazione della Repubblica Dominicana.
Pensiamo di essere abbastanza protette, pensiamo di essere immuni a questo fenomeno così frequente nel mondo e nel nostro paese, purtroppo però non è proprio così.
Più del 70% delle donne almeno una volta nella vita ha subito una violenza da parte dell'altro sesso
e in media in Italia viene uccisa una donna ogni 2/3 giorni, nel mondo circa una ogni 8 minuti; in Italia 807 donne uccise tra il 2006 e il 2010, 139 nel 2011 e 137 nel 2012. Se parliamo di molestie il numero sale a più di un milione all'anno, se parliamo di atti di violenza circa 14 milioni ( 26 al minuto ).
A ottobre in Italia è stata approvata una legge contro il femminicidio ma nonostante tutto i numeri delle donne vittime di violenza sono ancora molto drammatici: dall'inizio dell'anno vittime infatti ne sono in 128.
Ormai il fenomeno può dirsi trasformato in una vera propria emergenza in quanto questi numeri non rispecchiano completamente il quadro nazionale, infatti solo il 7,2% delle donne denuncia le violenze subite.
Tante sono le iniziative e le manifestazioni in tutta Italia quest'oggi ( es. Flash Mob a Roma della Cigl ) e i governi si stanno mobilitando da tutti i punti di vista.
Lo stesso Letta dichiara guerra alla violenza contro le donne e per celebrare la giornata Napolitano ha nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana Lucia Annibali, l'avvocatessa di Pesaro sfregiata con l'acido per ordine del suo ex fidanzato, che ha avuto il coraggio e la determinazione di reagire alle gravi conseguenze fisiche date dall'aggressione.
Donne, se leggete questo articolo riflettete su quello che ho da dirvi: non serve il silenzio! Noi non siamo fatte per soffrire, non siamo fatte per sopportare, non siamo fatte per provare dolore, siamo fatte per vivere proprio come i nostri aggressori.
Verremo ascoltate e fermeremo l'espansione di questo brutale fenomeno solo parlandone e denunciando qualsiasi accaduto relativo ( anche la più piccola violenza ) alle autorità giudiziarie.
Non abbiate paura,
DENUNCIATE!
Baci
EyesHope
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- EyesHope